19 settembre 2005
"Care compagne e compagni..."
Cosi, dal palco della festa dell' Unità a Milano, ha iniziato il suo discorso Romano Prodi scatenando l' entusiasmo dei presenti. Una selva di pugni chiusi si è tosto levata a salutarlo, e mentre un soave zefiro serotino faceva dolcemente garrire le rosse bandiere falcemartellute, tutti hanno iniziato a cantare l' Internazionale con la mano sul cuore.
Quello è stato il momento più commovente di tutta la serata.
Scusate, ho un groppo alla gola, chiudo qui il post perché sono sopraffatto anch' io dalla commozione.
Scusate ancora.
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